“L’esperienza maturata ci insegna che la rapidità dell’intervento di consulenza ed assistenza è essenziale per la migliore riuscita dell’operazione di turnaround oltre che per la migliore salvaguardia dell’imprenditore e degli organi sociali.”
Continuità o liquidazione?
Il primo passo dell’attività specialistica in materia di gestione delle situazioni di crisi d’impresa riguarda la possibilità per il cliente di proseguire utilmente la propria attività d’impresa, previa riorganizzazione della stessa e ristrutturazione del proprio indebitamento.
L’analisi consulenziale ha, dunque, ad oggetto per un verso, la valutazione dei profili di riorganizzazione dell’azienda in vista di una più proficua e razionale conduzione della stessa.
In parallelo, viene valutata e verificata in concreto la possibilità di ristrutturare il complessivo indebitamento aziendale, di modo che l’attività possa proseguire epurata dal carico debitorio sin lì accumulato, sia in via diretta (con la stessa società) che in via indiretta (ossia previa conferimento o cessione su diversi soggetti giuridici).
Cambiando prospettiva, il nostro intervento professionale a fianco dell’imprenditore è altrettanto importante anche ove la superiore valutazione di prosecuzione dell’attività sia negativa. In tale ipotesi, infatti, l’obiettivo professionale è assistere l’imprenditore nelle complesse operazioni di liquidazione della propria azienda di modo che le stesse vengano condotte nel rispetto delle previsioni normative (par condicio creditorum, divieto di aggravamento del dissesto) e, ove possibile, nel quadro ed in esecuzione di una delle procedure tipizzate nell’ambito della c.d. Legge fallimentare (R.D. 267/1942) e nell’ambito dei successivi interventi normativi.
In tal senso, spunti di grande interesse sono ricavabili non solo dal c.d. Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII), ma anche dall’impianto normativo, per molti versi fortemente innovativo, introdotto dal recentissimo D.L. 118/2021 (convertito in legge n. 21 ottobre 2021, n. 147) che entrerà in vigore il 16 maggio 2022.
Chi ha tempo, non aspetti altro.
Il team di Soluzioni Crisi d’Impresa ha già avviato una task force per la formazione, lo studio e l’approfondimento dei nuovi istituti della Composizione negoziata per la soluzione della crisi d'impresa (di cui agli articoli 2 e ss.), delle misure protettive, cautelari e premiali ivi previste per l’imprenditore, nonché del c.d. Concordato semplificato per la liquidazione del patrimonio. Supportare ed affiancare al meglio le imprese nella “sfida” del risanamento anche alla luce dei nuovi interventi normativi è e resta la nostra priorità!
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